La mancanza di alloggi a Ginevra da tempo è un problema cronico. Per molti svizzeri la soluzione è andare ad abitare in Francia. Chi non è svizzero invece deve avere un permesso. Ma soprattutto un permesso con la lettera giusta che in questo caso non è la G. Diverse agenzie immobiliari infatti, come testimoniato dalle risposte avute dalla RSI, non sottoscrivono più contratti d'affitto per l'alloggio con i frontalieri. Un garage in locazione possono averlo, ma un appartamento o una casa no.
La pratica (adottata da parte delle circa cento regie che a Ginevra si spartiscono un mercato da circa 4 miliardi di franchi annui) è legittima, ma non priva di conseguenze. Impedisce di trasferirsi in città ai frontalieri chi vorrebbero ottenere la residenza o il domicilio: senza permesso niente abitazione; senza casa, però, niente permesso.
I ginevrini stessi sono divisi sulla questione e tra chi ritiene non sia un bene figura, a sorpresa, anche Eric Stauffer (leader del movimento antifrontralieri MCG) che in questo caso si trova al fianco della municipale socialista Sandrine Salerno (responsabile del dicastero Finanze e alloggio) e del consigliere di Stato verde Antonio Hodgers titolare del dipartimento Pianificazione, alloggio ed energia.
Diem/TG
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