Il rischio di bolla immobiliare in Svizzera è rimasto praticamente stabile durante il terzo trimestre dell’anno. La stagnazione dell’indice calcolato da UBS è dovuta, secondo gli esperti, al prezzo nominale degli alloggi di proprietà e alla diminuzione della domanda d'acquisto d'appartamenti come oggetti di investimento.
Tra giugno e settembre l’UBS Swiss Real Estate Bubble Index è passato dall’1,37 all’1,38 mantenendosi sempre nella zona a rischio di un’esplosione della bolla immobiliare. Le regioni maggiormente esposte sono quelle dell’Arco lemanico (Ginevra, Losanna, Nyon, Morges e Vevey), di Zurigo, Lucerna, Basilea Città, Davos e dell’alta Engadina.
I volumi delle ipoteche, rilevano gli esperti di UBS, sono cresciuti anche nel terzo trimestre con un aumento del 3,4%. Tuttavia la stabilizzazione dei prezzi delle proprietà per piano porta a pensare a un mercato avviato verso una maggiore calma. Malgrado ciò, vista l’inflazione negativa e la contrazione delle entrate nominali delle famiglie, lo squilibrio perdura.
Red.MM/ATS/Swing