Più di mille disoccupati al giorno

L'impatto del coronavirus sulla disoccupazione in Svizzera è lampante. Boris Zürcher, responsabile di Direzione del lavoro SECO, ha dichiarato che ogni giorno le persone senza lavoro crescono di oltre mille unità. Dall'inizio della crisi si sono già generati 35'000 nuovi disoccupati, passando da 118'000 a 153'000. Secondo gli esperti, a fine aprile, la percentuale sarà al 3,4%.

Dalla conferenza stampa di venerdì a Berna è poi emerso come 118'000 aziende abbiano chiesto il lavoro ridotto, per un totale di quasi 1’850’000 persone attive (il 33%). A 100'000, con 917'000 dipendenti, è già stato accordato.

Buone notizie, in linea con l'andamento dell'ultimo periodo, arrivano dal numero di contagi, che è in ribasso. Nelle ultime 24 ore sono stati 181 i nuovi casi. In diminuzione anche le persone intubate, che attualmente ammontano a 200. Daniel Koch dell'Ufficio federale della sanità pubblica, ha poi commentato il trend dei decessi: "Il numero giornaliero dei morti non è così basso, ma serve più tempo per avere cifre inferiori".

Quello alle porte sarà l'ultimo weekend in pieno lockdown, da lunedì ci saranno infatti i primi allentamenti. Una nuova fase che non spaventa lo stesso Koch, che auspica nel buonsenso dei cittadini: "Sono fiducioso. Dobbiamo continuare a rispettare le regole, non voglio che la situazione si ribalti. Bisogna essere cauti, tenere le distanze ed evitare ancora feste e grigliate. Tenendo duro ancora un po', potremo avere un'estate più normale".

Per quel che concerne l'Esercito, 117 militari sono in quarantena, 26 in isolamento e 41 infetti. In totale 1'000 uomini sono già stati congedati e circa 4'000 impegnati. Raynald Droz, Capo di stato maggiore del Comando Operazioni DDPS, ha ribadito l'importanza dei militi, corsi in soccorso delle strutture sanitarie e impiegati nelle ambasciate e alle frontiere.