Non solo sovradimensionato, ma anche obsoleto sotto il profilo della politica dei trasporti. È il giudizio del comitato che ha promosso il referendum contro il decreto sul potenziamento delle strade nazionali.
Il comitato ha illustrato a Berna oggi, mercoledì, le sue argomentazioni contro il progetto su cui il popolo legato sarà chiamato a pronunciarsi per le votazioni federali del 24 novembre. L’estensione della rete stradale comprende 6 progetti per costi nell’ordine di 5,3 miliardi di franchi: fra questi, ad esempio, il passaggio da 6 a 8 corsie sull’A1 nel tratto fra Berna-Wankdorf e Schönbühl.
Se per i favorevoli l’obiettivo è di ridurre ingorghi e disagi, per i contrari il progetto, oltre a essere assai oneroso, è destinato all’insuccesso poiché aumenterà ulteriormente il traffico, pregiudicando gli obiettivi di protezione del clima. A promuovere il referendum è stata un’alleanza capeggiata dall’Associazione traffico e ambiente (ATA) e actif-trafiC.
RG 12.30 del 02.05.2024 - Il servizio di Laura Dick sulle ragioni dei contrari al decreto sul potenziamento delle strade nazionali
RSI Info 02.05.2024, 12:27
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