La preoccupazione maggiore per la Federazione svizzera delle comunità israelite (FSCI) – secondo il neoeletto presidente Ralph Friedländer - è rappresentata ancora “dall’antisemitismo, che dallo scorso 7 ottobre è triplicato”. Aumenta il senso di insicurezza per molti ebrei in Svizzera, ma per loro resta forte il desiderio di contribuire a una vita normale. La Federazione lavora dunque per fare in modo che questo sia possibile.
Ultimamente si sono moltiplicate le proteste che sostengono la causa dei civili palestinesi, anche attraverso l’occupazione di università. Friedländer spiega di essere aperto a qualsiasi dialogo, “purché – dice - non chiamino all’eccidio di ebrei o all’annientamento di Israele”. Vi è la volontà di mantenere aperto il dialogo interreligioso con le varie comunità cristiane, ma anche con quelle musulmane.
Tra i compiti della FSCI c’è anche quello di promuovere i temi relativi alla vita ebraica. “Da un lato – prosegue - vogliamo favorire gli scambi tra le comunità ebraiche di esperienze in tutti i campi: nell’educazione, nella gestione delle finanze e anche, naturalmente, nelle misure contro gli atti antisemiti. E d’altra parte, vogliamo favorire la comprensione di quello che fanno e che sono le comunità ebraiche fuori. Abbiamo un programma che si chiama Likrat dove giovani ebrei spiegano ad altri giovani che cos’è l’ebraismo, chi sono gli ebrei e quali sono le nostre preoccupazioni. Questo nelle scuole, ma anche nei luoghi turistici dove, per esempio, ci sono turisti ebrei che vengono dall’estero”. Il presidente Friedländer chiede aiuto allo Stato perché venga applicata anche qui “una strategia contro l’antisemitismo, come tra l’altro viene richiesto da ogni Paese membro dell’Unione europea”. Questo può voler dire anche azioni per bloccare l’odio in rete, nei social media, di cui si registra un aumento. “Siamo ancora in Svizzera – conclude il responsabile delle comunità - in una situazione privilegiata e guardiamo al futuro con confidenza che le cose andranno bene”.
Comunità israelite preoccupate anche in Svizzera
Telegiornale 02.06.2024, 20:00
La risoluzione
La 119esima Assemblea dei delegati della FSCI, tenutasi proprio domenica 2 giugno 2024 a Berna, tramite una risoluzione ha condannato “fermamente l’atto terroristico di Hamas e i relativi tentativi di minimizzazione. Il Parlamento e il Consiglio federale - si legge nel testo - sono invitati ad attuare rapidamente il divieto di Hamas e a impegnarsi maggiormente per la liberazione degli ostaggi a Gaza. I delegati esprimono inoltre la loro solidarietà al popolo israeliano e ribadiscono che il diritto di autodeterminazione di Israele non è negoziabile”.