Svizzera

Prilly, la testimonianza dei superstiti: “ho pensato subito ai colleghi intrappolati”

L’incubo dell’incidente nel cantiere del “Malley Phare” raccontato da chi lo ha vissuto

  • 13 luglio, 20:50
  • 13 luglio, 20:53

Losanna, il giorno dopo la tragedia

Telegiornale 13.07.2024, 20:00

  • Keystone
Di: TG/RSI Info

“C’era polvere ovunque, persone che gridavano. Ho cominciato a tremare e a piangere. Ho pensato subito alle persone rimaste intrappolate sotto l’impalcatura, ai colleghi che lavorano con me”, racconta un testimone che preferisce restare anonimo, uno dei tanti operai che hanno vissuto in prima persona il dramma di venerdì su un cantiere di Prilly, nel Canton Vaud.

Circa 60 persone sono state prese in carico dal team di psicologi inviati sul luogo. “Avevano bisogno di esprimere le loro emozioni e di capire meglio cosa è successo,” spiega Pierre Bader, coordinatore della squadra di sostegno alle emergenze del Canton Vaud. La scena descritta dai superstiti è straziante: “Penso a quel ragazzo di 30 anni che incontravo sempre in cantiere. Aveva tre figli piccoli. Ho visto sua moglie quando è arrivata, gridava e piangeva. Non tornerò più a lavorare qui”.

Il dolore è condiviso da molti altri che lavoravano sullo stesso cantiere. Per gli psicologi, è essenziale che nessuno venga lasciato solo. “Una cosa che farà sicuramente la differenza è la qualità della cura che si prenderanno di loro stessi e dei legami che hanno con gli altri: con la famiglia, i colleghi, i capi” spiega Bader.

Per tutti i testimoni e le persone colpite è stata attivata una linea di aiuto psicologico.

A Prilly il crollo di un'impalcatura ha provocato morti e feriti

Telegiornale 12.07.2024, 20:00

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