La città di Ginevra ha proposto di accogliere temporaneamente in uno stabile di proprietà comunale la trentina di richiedenti asilo che da più due settimane occupavano un centro culturale.
La decisione è stata presa dopo il rifiuto d'ospitare i profughi in una vicina chiesa, opposto dai due consigli parrocchiali interessati, senza un adeguato sostegno da parte dell'ente pubblico. In proposito, il vescovo Pierre Farine aveva fatto notare che non siamo più nel Medioevo, quando la comunità cristiana si faceva carico di tutto.
Il problema si riproporrà il 15 agosto, quando s'imporrà un nuovo trasloco.
ATS/dg