Colpo di coda del Covid-19, influenza stagionale, incidenti sulle piste da sci, l'ospedale di Martigny in Vallese è sotto pressione. Da lunedì prossimo, 9 gennaio, il pronto soccorso non potrà più accogliere i pazienti fra le 18 e le 8. La struttura non riesce a coprire i turni, in particolare quelli dei medici d'urgenza.
Fino a nuovo avviso, chi necessiterà di cure dopo le 18 dovrà recarsi o sarà trasferito all'ospedale di Sion. Per il consigliere di Stato responsabile della sanità, Mathias Reynard, non c'era alternativa alla chiusura. "Che sia chiaro non si tratta di una decisione del governo, non si tratta di pianificazione ospedaliera - ha detto ai microfoni di RTS - . Anzi, noi abbiamo chiesto all'ospedale di cercare un'altra soluzione, ma non è stato possibile. È una proposta che è arrivata dal basso. Le equipe sono stremate, ci sono molti cambiamenti, e quindi serve un po' di tempo per riprendere le forze. Bisogna anche dire che questo è un campanello di allarme, il sistema sanitario è sotto pressione in tutto il Vallese e in tutto il Paese. Qui poi, in questo periodo, ci sono moltissimi turisti: di solito siamo 350'000, in inverno arriviamo fino a 500'000 persone"
Un grido d'allarme che si aggiunge a molti altri. Nelle scorse settimane altri ospedali hanno dovuto prendere misure speciali, tra cui Visp, Berna, Zurigo, Ginevra e Neuchâtel. I motivi sempre gli stessi: urgenze intasate, troppi pazienti, troppo poco personale.