Le vicende di Marie e Lucie, le due ragazze uccise rispettivamente nel 2013 a Payerne e nel 2009 presso Baden, spingono la Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale a chiedere misure più radicali nei confronti dei criminali pericolosi e recidivi: un secondo reato grave (violento o di natura sessuale) deve portare automaticamente all'internamento previsto dall'articolo 64 del codice penale, chiede un'iniziativa parlamentare della democentrista Natalie Rickli, che è stata accolta con 13 voti contro 9.
C'è voluto il voto decisivo del vicepresidente per far passare invece una seconda proposta, in base alla quale la liberazione dall'internamento dovrà essere possibile solo se non vi sono dubbi che il beneficiario non commetterà nuovi crimini una volta rilasciato, una formulazione più restrittiva di quella attuale.
pon/ATS