L'iniziativa "Per un reddito di base incondizionato" rappresenta un esperimento pericoloso che rischia di pregiudicare la prosperità dal paese, stando al comitato interpartitico sceso in campo martedì per chiedere agli elettori d'affossare la modifica costituzionale in votazione tra un mese.
Oltre a scardinare valori quali la responsabilità personale, una simile operazione provocherebbe costi non sostenibili, con ripercussioni deleterie sulle assicurazioni sociali, ma anche sulle aziende che vedrebbero i propri oneri aumentare. Il circolo vizioso che si creerebbe, andrebbe inoltre ad alimentare il lavoro in nero.
Gli ambienti rosso-verdi che hanno lanciato il testo vorrebbero che, per permettere all'intera popolazione di condurre un'esistenza dignitosa, ognuno potesse disporre di un mensile minimo: 2'500 franchi per gli adulti e 625 per i minorenni. Così facendo però, secondo i contrari, chi ricevesse uno stipendio più o meno analogo non avrebbe più ragione di lavorare; è il caso, ad esempio, degli impiegati a tempo parziale, prevalentemente donne.
ATS/dg