Svizzera

Rifugiata, minorenne, sposata

Aumenta il numero di ragazze minorenni richiedenti l’asilo che arrivano in Svizzera già sposate

  • 22 luglio 2016, 08:07
  • 7 giugno 2023, 21:41
03:05

Guarda la videointervista ad Anu Sivaganesan - di Lidia De Bernardi

rsi 18.07.2016, 18:19

Spose bambine. Due termini che non vorremmo vedere uno accanto all’altro. Eppure le minorenni costrette a sposarsi anche a 14 anni sono tante, soprattutto nei paesi in guerra. Secondo uno studio dell’UNICEF, l’anno scorso nei campi profughi della Giordania una sposa su tre non aveva ancora raggiunto la maggiore età.

Un fenomeno che per forza di cose si rispecchia e si ritrova nei flussi migratori che raggiungono l’Europa, e quindi anche la Svizzera. Il numero di ragazze minorenni sposate che hanno depositato una domanda di asilo nel nostro paese è in aumento. Non esistono cifre ufficiali, ma l’organizzazione di aiuto alle vittime dei matrimoni forzati Zwangsheirat.ch afferma che quest’anno ha già offerto consulenza a 24 spose bambine richiedenti l’asilo, ragazze non ancora quindicenni. Un aumento esponenziale, dato che negli ultimi 10 anni i casi trattati erano stati cinque.

Appena dodicenne e già sposa promessa: il volto di una ragazza vittima di un matrimonio forzato, in un villaggio dell'India

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Una delle ragioni dell’aumento è da ricercarsi nei paesi di provenienza dei profughi, e quindi anche delle ragazze:
Siria, Somalia, Eritrea, Afghanistan. Spesso le loro famiglie credono di meglio proteggerle da violenze e stupri durante il viaggio che le porta in Europa facendole sposare. Avere un marito al proprio fianco offrirebbe una sorta di protezione.

Il Consiglio federale dispose nel 2011 un potenziamento della lotta in Svizzera contro il fenomeno dei matrimoni forzati

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Una volta giunte in Svizzera le ragazze di meno di 16 anni
si vedono annullare il matrimonio. La legge elvetica non riconosce infatti generalmente le unioni matrimoniali che vedono coinvolti dei minori di 16 anni. Le ragazze vengono allora separate dai mariti e portate nei centri per richiedenti minorenni.

Avu Sivaganesan presiede Zwangsheirat.ch, organizzazione di lotta in Svizzera contro il fenomeno dei matrimoni forzati

Avu Sivaganesan presiede Zwangsheirat.ch, organizzazione di lotta in Svizzera contro il fenomeno dei matrimoni forzati

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Per i ragazzi e le ragazze tra i 16 e i 18 anni la Svizzera prevede invece delle
eccezioni per le unioni fatte all’estero. Una possibilità che non piace alle associazioni di aiuto alle vittime. «
Il diritto svizzero deve valere per tutti, anche per coloro che non hanno un passaporto elvetico « afferma
Anu Sivaganesan, presidente di Zwangsheirat.ch, la quale sottolinea inoltre che non bisogna fare del relativismo culturale, dato che i matrimoni forzati e quelli che coinvolgono dei minorenni rappresentano delle violazioni dei diritti umani.

Le autorità elvetiche dovrebbero dal canto loro prestare maggiore attenzione a non interrogare contemporaneamente le coppie di rifugiati sposati, per evitare che le mogli minorenni abbiano paura di parlare liberamente in presenza del marito.

Essenziale rimane poi la corretta comunicazione alle autorità dell’età delle ragazze senza documenti. Altrimenti aiutarle diventa impossibile.

Lidia De Bernardi

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