Le opere d'arte gravemente minacciate all'estero, ad esempio da guerre o catastrofi naturali, devono poter essere collocate temporaneamente in Svizzera, stando a quel che prevede la revisione della legge sulla protezione dei beni culturali approvata dal Consiglio degli Stati. La Confederazione, dal momento che l'oggetto è pronto per le votazioni finali, sarà il primo paese a dotarsi di un deposito protetto, istituito col patrocinio dell'UNESCO.
La normativa è naturalmente applicabile anche a livello nazionale: sono ad esempio previsti sussidi per i cantoni per l'allestimento di una documentazione che permetterebbe di restaurare o ricostruire patrimoni danneggiati come -per dirne uno- il ponte di legno di Lucerna, che un incendio mandò parzialmente in fumo nel 1993.
Responsabile della gestione, con costi annui stimati tra i 50 e i 100'000 franchi, sarà il Museo nazionale.
ATS/dg