Sono quasi 7'000 le persone, rimaste bloccate all'estero a causa del coronavirus, che la Confederazione ha aiutato a rimpatriare per un costo di 10 milioni di franchi. L'80% della fattura verrà addebitato ai viaggiatori.
RG 18.30 del 24.04.2020 L'intervista di Gian Paolo Driussi a Ignazio Cassis
RSI Info 24.04.2020, 20:46
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Con il volo di rientro previsto domani, sabato, dall'India e quello della settimana prossima dall'Africa si conclude la più grande operazione di rimpatrio organizzata dalla Svizzera. Lo conferma in una nota il Dipartimento federale degli affari esteri, che ha potuto avvalersi del lavoro di consolati e ambasciate. L'attenzione ora si concentrerà però sul sostegno a chi, per varie ragioni, non ha potuto o voluto rientrare nella Confederazione.
Un mese fa il DFAE, in collaborazione con Swiss, Edelweiss e Helvetic, ha lanciato l'operazione di rimpatrio. Il primo volo di recupero è partito il 22 marzo da Zurigo in direzione di San José (Costa Rica). Da allora, il DFAE, sotto la direzione del Centro di gestione delle crisi elvetico, ha organizzato 35 voli da ogni angolo del globo.
Finora 33 voli sono già arrivati e hanno permesso a 6'950 persone di fare ritorno a casa. Di queste, 3'974 possiedono la cittadinanza svizzera. Gli altri 2'976 passeggeri provengono invece da altre nazioni, per due terzi Paesi europei. Circa un terzo dei passeggeri stranieri risiede in Svizzera. Allo stesso tempo, più di 1’500 cittadini elvetici hanno potuto rientrare grazie a voli organizzati da altri Stati.
Le cifre dei rimpatri
Telegiornale 24.04.2020, 22:00
Notiziario 11.00 del 24-04-2020
RSI Info 24.04.2020, 15:17
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