L'ex presentatore star della RTS Darius Rochebin - passato in estate al canale televisivo francese LCI, di proprietà di TF1 - ha sporto denuncia penale per diffamazione contro il giornale Le Temps l'ha accusato di parole e atti inappropriati.
RTS, accuse di molestie e mobbing
Telegiornale 31.10.2020, 21:00
In una lunga inchiesta pubblicata a fine ottobre, Le Temps aveva rivelato parecchie disfunzioni (molestie sessuali, gesti inappropriati, abuso di potere) all'interno della RTS puntando il dito su diversi dipendenti, tra cui proprio Rochebin, ex presentatore per oltre 20 anni del Telegiornale "19h30". La direzione dell'emittente, dopo aver respinto in un primo tempo le accuse di lassismo, ha in seguito annunciato la sospensione temporanea di due dirigenti.
Stando agli avvocati di Rochebin, "l'articolo incriminato mischia presunti elementi della vita privata, accuse anonime, pettegolezzi, con vicende di natura diversa legate alla RTS", e "procede a un amalgama con le accuse contro due quadri dirigenti della RTS (i cui nomi non sono stati pubblicati) che sono oggetto di denunce e di inchieste interne a causa dell'autorità gerarchica che esercitavano in seno alla RTS". "Darius Rochebin non ha mai beneficiato di una qualsiasi legge del silenzio come afferma erroneamente l'articolo incriminato", aggiungono i suoi legali. "Nessuna denuncia è stata mai presentata nei suoi confronti, in 25 anni di attività" presso l'emittente televisiva, scrivono ancora i legali Szpiner e Solari. "In nessun momento ha cercato di ottenere relazioni non consentite o illecite, né ha proceduto a scambi di favore di alcun tipo".
Dopo la pubblicazione dell'articolo di Le Temps, il giornalista che da quest'estate presentava tutte le sere un'intervista con una personalità di rilievo su LCI, non è più apparso in video. Il canale televisivo ha precisato di aver affidato la trasmissione ad Elizabeth Martichoux per alcune settimane. TF1 ha sottolineato comunque la sua intenzione "di rispettare la presunzione di innocenza".
Marchand in Parlamento
La vicenda è approdata anche a Berna, dove il direttore generale della SSR - ed ex capo di RTS - Gilles Marchand ha risposto alle domande della commissione delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale.