Dominanza, controllo e sadismo: vi sono forse anche questi elementi all'origine del comportamento dello studente 33enne arrestato per aver massacrato quattro persone lo scorso 21 dicembre a Rupperswil, nel canton Argovia. Lo afferma lo psicologo forense Bernd Borchard.
In un'intervista al Tages-Anzeiger lo specialista, che dirige il servizio di analisi del rischio e di intervento del servizio esecuzione delle pene del canton Zurigo, si dice fortemente impressionato dall'assoluta mancanza di scrupoli, dalla propensione alla violenza e dal controllo mostrato dall'autore del delitto.
"È atroce, ma è un un evento molto raro. Una combinazione simile di caratteristiche caratteriali è molto inconsueta", afferma Borchard. Persino i casi con cui ha a che fare l'esperto nel penitenziario di Pöschwies e altrove "sono al 99% diversi".
Secondo Borchard oltre ai due moventi addotti - sessuale e finanziario - ve ne potrebbe essere un terzo, quello del piacere di uccidere. Si può infatti pensare che il 33enne abbia provocato la morte delle sue vittime per far sparire testimoni: ma può anche averlo fatto per provare soddisfazione.
ats/joe.p.
Dal TG 20.00