L'onda verde delle ultime elezioni federali ha sollevato la questione di una presenza del partito ecologista anche in Governo, dove non è mai stato rappresentato. Il nome citato da più parti è quello della presidente del partito Regula Rytz e la 57enne bernese rompe gli indugi: "Sono pronta", ha annunciato in una conferenza stampa giovedì a Berna.
La distribuzione dei seggi attuale "è superata", ha detto l'ecologista, secondo la quale anche "la politica sostenibile deve essere rappresentata" in seno al Consiglio federale" e più corretto sarebbe un 2 (UDC) - 2 (PS) - 1 (PLR) - 1 (PPD) -1 (Verdi). Nel suo mirino c'è dunque uno dei due seggi liberali-radicali, occupati da Ignazio Cassis e Karin Keller-Sutter, per quanto sia cosciente che la mancata riconferma di un ministro in carica "debba restare un'eccezione". I precedenti sono pochi, si pensi a Ruth Metzler rimpiazzata da Christoph Blocher, poi a sua volta scalzato da Eveline Widmer-Schlumpf, ma "dopo un risultato come quello del 20 ottobre", quando i Verdi hanno guadagnato 17 seggi in un sol colpo al Nazionale, "non si può far finta di nulla".
L'annuncio di Regula Rytz è personale: la decisione definitiva spetterà al gruppo dei Verdi, che dovrà determinare venerdì la sua strategia. Altri nomi potrebbero scendere in campo, come il consigliere nazionale zurighese Bastien Girod e il presidente del Governo ginevrino Antonio Hodgers. L'Assemblea federale eleggerà i "sette saggi" l'11 dicembre.
RG 07.00 del 18.11.2019 L'analisi dei ballottaggi di Mattia Serena
RSI Info 18.11.2019, 08:14
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Nella sua carriera l'attuale consigliera nazionale (domenica scorsa ha mancato al ballottaggio la "promozione" agli Stati, dopo essere arrivata seconda al primo turno) è stata anche granconsigliera e per due legislature municipale della capitale.
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