Sì ad un'amnistia fiscale in vista dell'introduzione dello scambio automatico di informazioni, standard che dovrebbe entrare in vigore per la Svizzera nel 2018. Lo ha deciso mercoledì il Consiglio nazionale che ha approvato - 85 voti a 80 - una proposta in tal senso del consigliere nazionale Fabio Regazzi.
Il voto favorevole è giunto un po' a sorpresa e contro il parere della consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf. Per la ministra delle finanze non è infatti pensabile una nuova amnistia fiscale a cinque anni di distanza dal primo condono entrato in vigore nel 2010. Una simile eventualità potrebbe entrare in linea di conto qualora le condizioni interne al paese dovessero subire un cambiamento profondo, ha sostenuto.
L'impresa di raccogliere una maggioranza sarà più difficile al Consiglio degli Stati, ha però ammesso lo stesso Regazzi.
ats/joe.p.