Svizzera

S’arroventa l’iniziativa che spaventa i super ricchi

Il gruppo parlamentare socialista sembra orientato a un controprogetto sulla proposta del GISO che, contro la crisi climatica, vuole tassare del 50% le eredità superiori ai 50 milioni di franchi

  • 11 luglio 2024, 19:04
  • 11 luglio 2024, 19:08
04:37

L'iniziativa per il futuro scalda gli animi

SEIDISERA 11.07.2024, 18:28

  • Keystone
Di: SDS/Veronelli/RSI Info 

S’arroventa l’aria attorno all’iniziativa dei Giovani socialisti (GISO) che per combattere la crisi climatica propongono un’imposta di successione del 50% per i patrimoni superiori a 50 milioni di franchi. L’ex patron di Stadler Rail ed ex consigliere nazionale UDC Peter Spuhler ha dichiarato che migrerà in Austria se la cosiddetta “iniziativa per il futuro”, su cui si voterà l’anno prossimo o nel 2026, dovesse passare.

Il magnate sostiene che l’iniziativa (per la quale a febbraio sono state depositate 140’000 firme) gli costerebbe un miliardo e mezzo di franchi. Una “minaccia” che la presidente della GISO, Mirjam Hostetmann ha commentato duramente. La famiglia Spuhler, ha detto, è un clan che si crede al di sopra della legge e Peter Spuhler si comporta come un bimbo che antepone il profitto alla morale. Dopo aver fatto, ha rincarato, affari milionari con governi corrotti.

Ma quel 50% di imposizione sulle successioni è visto come esagerato anche da alcuni esponenti di spicco del PS. Se sul principio possono essere d’accordo, bisogna evitare che l’iniziativa diventi un boomerang per l’economia. La consigliera agli Stati solettese Franziska Roth, ad esempio, ha dichiarato di non sostenerla perché nel suo cantone molte aziende a conduzione familiare sarebbero duramente colpite. E dello stesso parere è la consigliera nazionale argoviese Gabriela Suter, sempre socialista, che vede di buon occhio una soluzione meno pesante, ad esempio un 10% di imposta di successione su un patrimonio di 10 milioni.

Il PS orientato a un controprogetto

Il gruppo parlamentare del PS sembra indirizzato a una controproposta. I vertici del partito pure, con tra l’altro i due co-presidenti Mattea Meyer e Cédric Vermouth nel comitato degli iniziativisti. Fa parte dello stesso comitato, il consigliere nazionale vodese Samuel Bendahan che, senza entrare molto nello scambio rovente tra Spuhler e Hostetmann, non esclude un controprogetto. “Il testo è chiaro, questa imposizione parte da 50 milioni di franchi. La stragrande maggioranza della popolazione non è minimamente toccata. Parliamo solo di grandi fortune ereditate - dichiara alla RSI il parlamentare socialista -. A preoccuparmi sono queste minacce di lasciare il Paese nel tentativo di influenzare la democrazia. I giovani del partito hanno voluto proprio sollevare questo problema, quello di pochi super ricchi, nelle cui mani si concentra molto potere e che sfidano la democrazia dicendoci come votare”.

Il fatto che all’interno del PS non c’è compattezza sull’oggetto, è sintomo di quanto sia estremo? “Penso sia sempre interessante lanciare delle discussioni - è la risposta di Bendahan -. Il Partito Socialista è sempre stato disposto, lanciando delle iniziative, anche a discutere di un controprogetto, meglio se capace di ottenere una maggioranza in Parlamento”.
                                               

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