Svizzera

"SSR, il dibattito è iniziato"

All'indomani delle votazioni federali, la stampa elvetica e ticinese dà ampio spazio agli scenari del dopo No Billag

  • 5 marzo 2018, 08:49
  • 23 novembre, 02:20
I titoli di lunedì

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L'iniziativa No Billag è stata ampiamente spazzata via, ma ora la SSR dovrà cambiare. Ne è certa la stampa elvetica, che all'indomani delle votazioni federali dà ampio spazio all'acceso dibattito sul canone radiotelevisivo e sul futuro del sistema mediatico pubblico. Domenica il popolo svizzero ha approvato il nuovo ordinamento finanziario con l'84,1% di "sì", mentre ha respinto l'iniziativa No Billag con il 71,6% di "no".

04:38

No Billag, rassegna stampa

Telegiornale 05.03.2018, 13:30

"Una solida maggioranza ha constatato che la SSR è indispensabile alla formazione delle opinioni, alla diversità linguistica e alla coesione nazionale", sottolinea il Blick. "Se il popolo ha rinunciato a sopprimere la SSR, non è per mantenerla così com'è", commenta la Tribune de Genéve a proposito delle misure di risparmio annunciate domenica dal direttore generale Gilles Marchand. Grazie a questa iniziativa, la SSR è ormai matura e pronta ad "auto-limitarsi", osserva il Tages-Anzeiger.

Anche i quotidiani ticinesi sono sulla stessa linea. Il CdT parla di "domenica popolare della SSR", e di "trionfo per le radiotelevisioni concessionarie del canone, ma in particolare per la SSR e la RSI", per poi concentrarsi sul piano di riforme e risparmi ospitando diverse reazioni ("il dibattito non si fermi qui", dicono gli oppositori). Secondo il direttore di TeleTicino, Matteo Pelli, "i ticinesi per fortuna hanno fatto un ottimo ragionamento, salvando la qualità dell'offerta radiotelevisiva, nonché molti posti di lavoro"

La Regione mette invece subito l'accento sulle trasformazioni che attendono il sistema radiotelevisivo pubblico, aprendo con il titolo: "Il voto che cambia la SSR". Se da una parte l'iniziativa che mirava all'abolizione del canone è "sprofondata" anche in Ticino, dall'altra ora "il dibattito non fa che cominciare", sostiene il quotidiano riportando anche una proposta di Beat Vonlanthen (PPD) per riservare una parte del canone alla stampa cartacea locale.

Per il GdP la "sonora bocciatura" dell'iniziativa No Billag, definita "autolesionistica per la Svizzera italiana" è una "vittoria della solidarietà", ma allo stesso tempo una "nuova alba per la SSR" da cui ora ci si attendono "cambiamenti reali e tangibili".

eb

Dalla radio

  • RG 07.00 del 05.03.2018 - Il servizio di Elisa Raggi

    RSI Info 05.03.2018, 08:44

  • RG 07.00 del 05.03.2018 - Il servizio di Luigi Frasa

    RSI Info 05.03.2018, 08:45

  • RG 07.00 del 05.03.2018 - Il servizio di Manuele Ferrari

    RSI Info 05.03.2018, 08:46

  • RG 08.00 del 05.03.2018 - Il servizio di Pervin Kavakcioglu

    RSI Info 05.03.2018, 09:33

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