Votazioni federali ma anche una copiosa serie di consultazioni di carattere cantonale, per questa domenica alle urne.
In Appenzello Esterno è stato accolto con il 72,5% dei voti il principio di una revisione totale della Costituzione cantonale del 1995, con particolare attenzione a strutture comunali e diritti politici. I votanti hanno preferito con una maggioranza del 64,3% affidare questo compito al Parlamento piuttosto che a un'assemblea costituente.
Il Vallese sarà dotato in futuro di una nuova Costituzione: la proposta, frutto di un'iniziativa popolare, è stata accettata domenica da oltre il 72% dei votanti, con un'affluenza alle urne del 55,2%. I lavori saranno condotti da un'assemblea costituente. Risalente al 1907, la Carta fondamentale attuale del cantone sarà interamente rivista.
Il 62% dei votanti di Basilea Città ha accolto un'iniziativa dei Verdi liberali che riduce da 10 a 3 anni la durata delle rendite previdenziali versate agli ex rappresentanti del governo e presidenti dei tribunali. Spazzata via (67% di "no") l'iniziativa che chiedeva di promuovere un'alimentazione senza carne, anche con menù vegani a scuola.
A Basilea Campagna niente voto ai 16enni e agli stranieri residenti: i votanti hanno respinto due iniziative, rispettivamente con l'84,5 e con l'81,1% dei suffragi. Il 55,2% ha invece detto "sì" alla restituzione di 30 milioni dal cantone ai comuni e l'86,3% "no" al possibile doppio ruolo di ministro cantonale e deputato federale.
Sorpresa nel fine settimana nel canton Svitto, dove il popolo ha approvato, anche se di stretta misura (50,28%), l'iniziativa dei Giovani socialisti che chiedeva la trasparenza in ambito di finanziamento dei partiti e delle organizzazioni politiche. Il principio esisteva prima di domenica solo a Ginevra, a Neuchatel e in Ticino.
Votazioni, altri risultati in breve
Telegiornale 04.03.2018, 21:00
Partiti e organizzazioni politiche dovranno rivelare le proprie fonti di finanziamento anche nel canton Friburgo, dove il 68,5% dei votanti ha accolto un'iniziativa cantonale sostenuta dalla sinistra e combattuta dai partiti borghesi. Saranno pubblici i nomi delle imprese e quelle dei privati che verseranno più di 5'000 franchi.
I cittadini del canton Berna non vogliono che il piano di studi della scuola obbligatoria, applicato nella parte germanofona del loro cantone, venga sottoposto al Legislativo cantonale. Più del 75% dei votanti si è infatti espresso affinché l’elaborazione dei piani rimanga affidata alla direzione cantonale della pubblica istruzione. L’iniziativa popolare “Per un dibattito democratico - Votiamo sui piani di studio” è stata respinta con 281’080 voti contro 85’356.
Gli oppositori al Lehrplan 21 sono usciti sconfitti alle urne anche nel canton Zurigo, dove il 76,1% degli aventi diritto ha rifiutato l'opzione di sottoporlo al giudizio del Parlamento dapprima e poi, eventualmente, anche del sovrano. A chiederlo erano gli ambienti della destra borghese e conservatrice, guidati dall'UDC.
Lucerna non creerà un fondo cantonale di sostegno alle cooperative dell'alloggio. L'iniziativa socialista che chiedeva anche la cessione di edifici o terreni a prezzi vantaggiosi o di diritti di superficie a comuni o enti di pubblica utilità è stata respinta dal 62,15% degli aventi diritto. Ha votato il 54,1% della popolazione.
Giurassiani contro i depositi di scorie Unici svizzeri a potersi esprimere sulla procedura di consultazione federale, i giurassiani non hanno intenzione di accettare l'idea che depositi di scorie radioattive possano essere ricavati nei vicini cantoni di Soletta e Argovia. Il 53,7% ha detto "no" all'insediamento detto "giura est" e il 73% a quello chiamato "Piede sud del Giura".
Non è riuscita nel canton Vaud l'iniziativa a favore del rimborso delle cure dentarie di base attraverso un'assicurazione obbligatoria: promossa nel 2014 da POP e da Solidarités, la proposta è stata bocciata nella misura del 57,5%. La partecipazione si è attestata al 55,6%. Il costo, 300 milioni annui, sarebbe stato prelevato dai salari.
Gli studenti argoviesi dovranno in futuro rimborsare, entro 10 anni dopo la laurea e senza interessi, un terzo delle borse di studio che ricevono dal Cantone. Il modello "splitting" è previsto da una revisione della legge approvata dal 61,1% dei votanti. Concerne circa 1'200 studenti, che ricevono fino a 16'000 franchi all'anno.
I comuni del canton Sciaffusa saranno più autonomi nella protezione del loro patrimonio, anche naturalistico. La proposta di modifica della legge che era sottoposta domenica al giudizio popolare è stata accolta nella misura del 52,6%. La partecipazione al voto ha raggiunto il 68,44%.
Nel canton San Gallo i votanti hanno approvato con una maggioranza del 62,4% un credito di 48,6 milioni di franchi destinati al risanamento del teatro del capoluogo. L'edificio in calcestruzzo risale al 1968. La ristrutturazione era combattuta soprattutto dall'UDC. Partecipazione al voto: 51,02%.
pon/ARi