Quella sui salari minimi è un'iniziativa "del diavolo": così il presidente di Hotelleriesuisse Guglielmo Brentel ha sintetizzato l'opinione del padronato sul testo in votazione a metà maggio.
Secondo l'Unione degli imprenditori (USI) e quella delle arti e mestieri (USAM), approvandolo si rischia di minacciare l'esistenza stessa delle piccole e medie aziende e dunque di compromettere lo stato di salute dell'intera economia nazionale. Uno stipendio garantito di almeno 22 franchi orari, un primato mondiale, colpirebbe proprio chi si vuole tutelare, ossia i lavoratori a basso reddito, le donne e chi cerca il primo impiego.
“Grazie a quest’iniziativa, la concorrenza estera ci darebbe scacco matto”, ha osservato Valentin Vogt, presidente dell’USI. A suo dire, poi, perderebbe senso la collaborazione tra parti sociali, che invece ora funziona. Per Jean-François Rime, l’omologo dell’USAM, chi non fosse costretto a chiudere sarebbe comunque obbligato a razionalizzare e a tagliare impieghi.
ATS/dg