L'introduzione del salario minimo nel canton Neuchâtel, una prima svizzera, non è ancora certa. Tre associazioni padronali e otto imprese hanno infatti inoltrato ricorso al Tribunale federale contro il testo avallato in maggio dal Gran Consiglio e destinato ad entrare in vigore all'inizio del 2015.
Gli oppositori chiedono l'effetto sospensivo nell'attesa che la massima corte si pronunci. Fra i loro principali argomenti, il fatto che il diritto del lavoro è di competenza della Confederazione e non dei cantoni. La norma, inoltre, sarebbe in contrasto con i contratti collettivi siglati in alcuni settori. Verrebbero quindi vanificati gli accordi negoziati dalle parti sociali e approvati da Berna.
La paga minima prevista dalla legge è stata fissata a 20 franchi l'ora, che equivalgono a 3'467 franchi mensili per una settimana lavorativa di 40 ore. A livello federale, invece, il popolo aveva detto "no" a una retribuzione di almeno 4'000 franchi.
pon/ATS