La salute mentale dei giovani, in particolare di sesso femminile, si è considerevolmente degradata nei primi due anni di pandemia, secondo i dati dell'Ufficio federale di statistica. Fra il 2020 e il 2021, le ospedalizzazioni di ragazze e giovani donne per disturbi psichici e comportamentali sono aumentate di un quarto. L'anno precedente si era già assistito a un aumento del 6%, quasi il doppio della media annuale a partire dal 2012. Nella classe di età dai 10 ai 14 anni l'incremento è stato del 52%, tanto che una ragazza su 100 è finita in ospedale per questo motivo. Fra i maschi, invece, l'evoluzione si è manifestata in modo meno acuto: si registra nel complesso un +6% (fra i 10 e i 24 anni).
Nella fascia più giovane di quelle prese in considerazione, i disturbi psichici sono diventati per la prima volta lo scorso anno la principale causa di ricovero davanti ai ferimenti, con quasi 13'000 persone e oltre 19'000 casi (il 30% è stato ricoverato più volte, ma alla metà non era mai successo in precedenza). In 3'124 di questi casi si è trattato della conseguenza di atti di autolesionismo o di tentati suicidi, fattispecie quest'ultima la cui frequenza è aumentata del 26%.
Un terzo circa degli interventi è avvenuto in situazione di crisi, che ha richiesto una presa a carico immediata. Le degenze sono durate in media 27 giorni. Accanto ai ricoveri, sono cresciute sensibilmente anche le prestazioni ambulatoriali in questo ambito: +4% nel 2020, +16% nel 2021.