Droga, alcol, tabacco, gioco, ma non solo: l'annuale studio di Dipendenze Svizzera per la prima volta si occupa di una nuova forma di "schiavitù", quella di chi non riesce a fare a meno di internet. Il tasso di utilizzo della rete è cresciuto in modo esponenziale nell'ultimo ventennio, dal 7% della popolazione nel 1997 all'83% del 2014, con punte del 97% fra chi ha 12-13 anni. Estrema disponibilità grazie ai dispositivi mobili, semplicità d'uso e abbondanza di contenuti generano però disturbi simili a quelli di altre dipendenze, in modo diretto o indiretto attraverso l'accesso a tentazioni quali il gioco (d'azzardo o meno), la pornografia, gli acquisti o le reti sociali.
I sintomi dell'abuso: fra gli altri, disturbi del sonno e dell'attenzione
La situazione sfugge di mano circa all'
1% degli internauti, ovvero 70'000 persone nella Confederazione, ma la proporzione sale al 7,4% fra i giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni. Includendo i comportamenti a rischio, l'uso problematico tocca 370'000 persone. Disturbi del sonno e dell'attenzione, ansia, depressione e problemi in famiglia sono fra i sintomi riscontrati.
La problematica è nuova e pone sfide non indifferenti, a cominciare dall'assenza di un monitoraggio efficace e dalla mancanza di coordinazione dell'offerta di presa a carico.
pon
Per saperne di più:
RG 18.30 dell'08.02.16 - Il servizio di Elisa Raggi
RSI Info 08.02.2016, 18:58
RG 18.30 dell'08.02.16 - Dario Gennari, responsabile nel campo delle nuove dipendenze per il centro di competenza Ingrado, al telefono con Alan Crameri
RSI Info 08.02.2016, 18:59