Una delle ipotesi discusse in queste ultime settimane per contenere l'evoluzione della pandemia è stata quella di intervenire sul calendario scolastico per modificare la durata delle vacanze natalizie. A muoversi per primo è stato il canton Sciaffusa che, a causa del continuo aumento dei contagi, ha già deciso che da domani (venerdì) chiuderà le scuole dell'infanzia, le elementari, le secondarie e professionali, i licei ecc. Le lezioni previste lunedì, martedì e mercoledì della prossima settimana sono state cancellate, ma in caso di bisogno delle famiglie gli istituti garantiranno la custodia dei più piccoli.
Altri cantoni stanno pensando di seguire la stessa via, ma prima vogliono attendere le decisioni del Consiglio federale. Dalle stesse potrebbe dipendere anche la valutazione della ripresa dell'insegnamento dopo le vacanze. Il Governo di Sciaffusa, dove le lezioni dovrebbero riprendere il 4 gennaio, sta valutando di introdurre almeno due settimane di insegnamento a distanza.
"Le lezioni potrebbero riprendere dopo le vacanze non appena la situazione epidemiologica lo consentirà. È importante evitare che le infezioni contratte durante le festività vengano portate a scuola per poi propagarsi ulteriormente". Aveva detto martedì Martin Ackermann, presidente del gruppo di esperti della Confederazione, e l'idea sta attirando consensi in vari cantoni, tra cui Soletta, Glarona.
L'associazione mantello dei docenti svizzeri, pur comprendendo la necessità di agire, tiene a sottolineare che l'insegnamento a distanza "va evitato il più possibile", come spiegato dalla presidente Dagmar Rösler ai microfoni della RSI . "Non vogliamo ritrovarci nella stessa situazione di questa primavera, con allievi costretti a casa senza sostegno. Nello stesso tempo però constatiamo che i contagi nelle scuole aumentano e qualcosa va fatto".