Svizzera

Sciopero a Micarna, interviene il Governo vodese

Attivato l’organo cantonale di conciliazione, il lavoro è ripreso - Martedì, nel quinto giorno di agitazione, i dipendenti hanno manifestato a Losanna

  • 6 marzo, 08:07
  • 6 marzo, 15:08

RG 07.00 del 06.03.2024 La corrispondenza di Lucia Mottini

RSI Svizzera 06.03.2024, 08:06

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Di: ATS/RG/pon

Il Gran Consiglio vodese ha approvato martedì con 70 voti contro 41 e 28 astensioni una risoluzione con cui chiede al Governo di prendere tutte le disposizioni necessarie per preservare i posti di lavoro, mentre il Consiglio di Stato stesso ha deciso di rivolgersi all’organo cantonale di mediazione: sono gli ultimi due sviluppi dello sciopero in corso allo stabilimento Micarna di Ecublens. In mattinata il personale aveva deciso di proseguire l’agitazione, giunta al suo quinto giorno, e nel pomeriggio una trentina di persone avevano manifestato in centro a Losanna, davanti al grande magazzino Métropole.

La Migros ha annunciato a metà febbraio di voler chiudere lo stabilimento nell’aprile del 2025, di fronte al calo delle vendite di carne fresca e allo scopo di ottimizzare la produzione. Agli 84 dipendenti aveva proposto di accettare un impiego alternativo, per esempio a Courtepin, nel canton Friburgo, a un’ora di auto di distanza.

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A Ecublens sono impiegate 84 persone

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Un piano sociale era stato sottoscritto con l’Associazione svizzera del personale di macelleria e con la Società svizzera degli impiegati di commercio. Un piano che va al di là degli standard minimi del settore, afferma la Migros. Non è d’accordo Unia, secondo cui le condizioni sono insufficienti: se i lavoratori rifiutano i nuovi posti proposti - spiega in particolare Nicole Vassalli - saranno penalizzati dal profilo della disoccupazione e non saranno indennizzati. Il sindacato sostiene lo sciopero e critica il fatto che il personale non fosse nemmeno informato di chi aveva firmato il piano sociale a suo nome.

Il testo andrebbe quindi ridiscusso. Le due organizzazioni citate in precedenza, dal canto loro, accusano Unia di voler trarre visibilità da questa situazione. Unia che, con l’intervento dell’organo di mediazione, dovrebbe quanto meno aver ottenuto ora di sedersi al tavolo delle trattative.

Il passo deciso dal Governo ha messo temporaneamente fine allo sciopero: l’astensione dal lavoro non è permessa mentre la procedura di arbitrato è in corso e i dipendenti ne hanno votato all’unanimità la sospensione. Si sono quindi rimessi all’opera in attesa dell’esito delle discussioni.

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