Scontri a Roma, 12 arresti

Dodici persone coinvolte negli scontri durati diverse ore sabato a Roma, dove la manifestazione dei contrari al green pass è rapidamente degenerata, sono state arrestate in serata o nel corso della notte. Lo si apprende da fonti di polizia. Tra di loro figurano Roberto Fiore e Giuliano Castellino, rispettivamente leader nazionale e leader romano di Forza Nuova.

Intanto, il deputato del Partito democratico Emanuele Fiano ha annunciato che lunedì sarà presentata una mozione urgente alla Camera per chiedere "lo scioglimento di Forza Nuova e degli altri movimenti dichiaratamente fascisti".

Oggi, domenica, è stato organizzato un presidio di solidarietà con la CGIL di cui è stata devastata la sede durante le proteste degli oppositori al green pass e di elementi di destra.

Con un atto definito di "squadrismo" da diverse forze politiche, un gruppo di persone si è staccato sabato dai manifestanti per assaltare la sede del sindacato , colpevole - come è stato urlato nei megafoni dopo aver sfasciato i locali - di non difendere i lavoratori che saranno obbligati a presentare il passaporto verde. I contestatori hanno puntato anche al Parlamento e alla sede della presidenza del Consiglio, protetti da un cordone di polizia. Gli agenti hanno usato lacrimogeni e idranti per disperdere la folla.

Nella notte, una trentina di dimostranti ha anche preso d'assalto il pronto soccorso del Policlinico Umberto I, dove era curato uno di loro (in stato di fermo). Il personale sanitario ha dovuto barricarsi all'interno, ci sono volute alcune ore perché, con l'intervento della polizia, tutto tornasse alla normalità. È rimasta ferita anche un'infermiera.

La Questura ha reso noto che 38 poliziotti sono rimasti feriti e che sono stati identificati 600 manifestanti provenienti da mezza Italia, comprese città del nord come Bergamo, Milano, Torino e persino Bolzano. Sabato prossimo - con anche CISL e UIL - è stata convocata una manifestazione nazionale a Roma contro i fascismi.