La SUVA ha impedito il pagamento di 17 milioni di prestazioni ingiustificate grazie alla misure adottate per lottare contro le frodi. "Sempre più spesso i raggiri vengono messi in atto da aziende fittizie, fondate solo per ricevere prestazioni, o da medici e ospedali che presentano falsi conteggi", ha specificato lo stesso ente, martedì, in un comunicato.
Nel 2019, i casi esaminati sono stati 1'809 (5% in più rispetto all'anno prima) su 250'000 prestazioni giornaliere versate. Le situazioni in cui i sospetti si sono rivelati fondati sono state 520, contro 407 nel 2018, per un risparmio medio di 34'700 franchi. La somma globale risparmiata praticamente uguale a quella del 2018 che fu di 17,3 milioni.
"I raggiri hanno assunto varie sfaccettature - precisa Roget Bolt, responsabile della lotta alle frodi - e spesso vengono messi in atto da aziende che basano la loro attività sul lavoro nero e i reati fallimentari o da fornitori di prestazioni che falsificano le fatture".
Nei casi sospetti, la SUVA procede in modo sistematico per verificare la fondatezza delle richieste mentre per quanto riguarda ospedali, medici e altri terapeuti, l'indagine la verifica le fatture elettronicamente. Globalmente dal 2007 il servizio antifrode dell'ente assicurativo ha permesso di risparmiare 181 milioni di franchi.