Non fa decisamente breccia, in Svizzera, l'idea di introdurre un reddito incondizionato di base. L'iniziativa sottoposta oggi, domenica, a votazione popolare è stata infatti respinta in tutti i cantoni e dal 76,9% degli elettori.
Il testo in questione, promosso da un comitato di cittadini senza appartenenza politica, chiedeva l'istituzione di un reddito "di cittadinanza" incondizionato, con l'obiettivo di consentire all'insieme della popolazione di condurre un'esistenza dignitosa e di partecipare alla vita pubblica.
L'ammontare di tale reddito non era tuttavia precisato dall'iniziativa. I promotori, fra i quali anche l'ex vicecancelliere della Confederazione Oswald Sigg, proponevano una cifra di 2'500 franchi al mese per gli adulti e di 625 franchi per i minori di 18 anni.
Malgrado l'esito del voto a loro sfavorevole, i promotori del testo hanno espresso soddisfazione. "Una persona su cinque ha votato a favore, e questo è già un successo", ha dichiarato Sergio Rossi, docente universitario di economia e membro del comitato di sostegno.
ATS/ARi