Il tasso di conversione, che serve a calcolare le rendite del secondo pilastro, passerà dall'attuale 6,8% al 6,0%. Lo ha deciso, con 141 voti contro 51 e 3 astenuti, il Consiglio nazionale nel discutere il progetto Previdenza per la vecchiaia 2020, allineandosi così a quanto già deciso dagli Stati.
Per scongiurare la diminuzione delle rendite sono previste misure per aumentare il capitale LPP risparmiato. La Camera del popolo ha anche approvato delle compensazioni per la "generazione transitoria".
Il Nazionale così ha deciso che all'entrata in vigore della riforma delle pensioni nel 2018, chi avrà compiuto 40 anni deve poter ricevere le medesime prestazioni previste dal diritto vigente. La proposta di alzare questa soglia a 50 anni è stata bocciata. I dibattiti proseguono.
ATS/ludoC