Si allarga, a Guantanamo, lo sciopero della fame iniziatosi in febbraio e che ora coinvolge oltre la metà dei detenuti: 92 su 166; 17 sono alimentati artificialmente, con sonda naso-gastrica.
I prigionieri contestano le rigide condizioni nel carcere americano sull'isola di Cuba e dove, oltre al costante controllo, le guardie militari confiscano tutti i beni personali dei detenuti, Corano incluso.
Iniziato in sordina, lo sciopero della fame coinvolgeva solo 14 carcerati, il 15 marzo; numero salito a 77, il 20 aprile. "Tutti non toccano più cibo", conferma il comando della base.