Svizzera

"Siamo in dirittura d'arrivo"

L'intervista ad Alain Berset dopo due anni di pandemia: "Spero si possa dire che è stata dura ma siamo forti" - Il Governo analizzerà il suo agire - Gli attacchi personali hanno fatto male, ma "gli strappi si possono ricucire"

  • 17 febbraio 2022, 07:08
  • 20 novembre, 18:37
06:18

L'intervista integrale di Nicola Zala ad Alain Berset

RSI Info 16.02.2022, 22:28

Di: TG/pon 

Alain Berset ha più volte paragonato la pandemia a una maratona. Una maratona che ora può essere considerata finita? "Credo che stiamo davvero andando nella direzione giusta, dopo due anni che stiamo subendo questa situazione. Molta gente ha dimostrato una grande solidarietà, i vaccini ci hanno aiutato moltissimo. Sì, credo e spero che siamo in dirittura d'arrivo", ha risposto il consigliere federale intervistato da Nicola Zala per il telegiornale della RSI.

Il capo del dipartimento dell'interno è stato il volto del Governo in numerose conferenze stampa in questi due anni. Un Consiglio federale che è sempre stato trasparente e saggio? "Trasparente sempre, tanto che abbiamo sempre detto quello che sapevamo e che non sapevamo in quel preciso momento. Anche quando i progressi scientifici una settimana dopo ci hanno detto che era falso". Quanto alla saggezza, "è difficile dirlo, abbiamo sempre cercato di fare del nostro meglio". Il Parlamento ha già fatto autocritica, la farà quindi anche il Governo? "Abbiamo già cominciato l'analisi", ha risposto Berset, "ma è importante prendersi il tempo di farla in profondità".

10:28

Pandemia, liberi tutti

Telegiornale 16.02.2022, 21:00

L'Esecutivo e il ministro della sanità in particolare sono stati bersagli di critiche e attacchi durante questi mesi e non nega di averne sofferto: "È stata molto dura, non avrei mai immaginato di sopportare con il mio team e la mia famiglia attacchi di una brutalità che si fa fatica a descrivere", ha raccontato. "Ci sono state cose che ho trovato estremamente ingiuste", ha raccontato, "quando le critiche erano rivolte contro la mia persona ho percepito la volontà di ferirmi e questo è difficile da accettare, perché non faccio questo lavoro per questo".

Alain Berset sorridente nella conferenza stampa in cui ha annunciato la fine di gran parte delle restrizioni

Alain Berset sorridente nella conferenza stampa in cui ha annunciato la fine di gran parte delle restrizioni

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Allo stesso tempo, però, Berset ha sottolineato come in Svizzera "si sia andati a votare due volte, un unicum al mondo in cui il Governo ha incassato un consenso molto ampio". E "si è fatto tutto il possibile anche per proteggere la libertà" di chi non era d'accordo, "non si è mai discusso da noi, per esempio, di un obbligo di vaccinazione".

Certo, ci sono state discussioni accese non solo nella politica, ma anche fra amici e nelle famiglie. Strappi e ferite che "certamente si possono ricucire e guarire", ha detto Berset. "Ora c'è bisogno di comprensione reciproca. Dobbiamo ritrovarci".

Il messaggio di Berset alla popolazione, che si alza con più libertà, è un ringraziamento per tutti gli sforzi profusi. "Siamo coscienti che c'è stata molta sofferenza, molti non ce l'hanno fatta, è stato molto difficile per la società, le imprese, la gente che ha perso o rischiato di perdere il lavoro. Un vero banco di prova per il nostro Paese. Spero che alla fine di questi due anni si possa dire che è stata dura, ma siamo forti".

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