La popolazione vallesana ha respinto con il 53,94% dei voti il decreto che mirava ad accelerare le procedure di autorizzazione di grandi impianti fotovoltaici sulle alpi. È questo il verdetto della votazione cantonale tenutasi oggi, domenica, che ha visto un'affluenza alle urne del 35,72%.
L'obiettivo del decreto era quello di fungere da base per l'applicazione cantonale della legge federale sull'energia; era stato concepito per conferire al Consiglio di Stato il potere di decidere sulle domande di costruzione, scavalcando la Commissione edilizia cantonale (CCC). La CCC continuerà dunque ad essere la responsabile dell'autorizzazione degli impianti solari, che potranno essere portati avanti seguendo il consueto iter.
La disposizione puntava in particolare a snellire la fase istruttoria che precede la decisione. Ma non solo; nel decreto vi era anche la volontà di concentrare le varie procedure accessorie necessarie per ottenere la licenza edilizia all'interno della stessa autorità e di stabilire l'esecutivo cantonale come autorità di prima istanza per evitare un'ulteriore procedura di ricorso.
Il Centro, il PLR, l'UDC dell'Alto Vallese e i Socialisti dell'Alto Vallese chiedevano di votare a favore del decreto, mentre il comitato referendario - composto dai Verdi, dalle organizzazioni per la tutela della natura, dai partiti di sinistra e dall'UDC del Vallese romando - si opponeva.
Nel cantone attualmente sono stati annunciati otto progetti per la costruzione di parchi fotovoltaici: tre sono già stati approvati mentre altri cinque sono in fase di studio.
RG 12.30 del 10.09.2023 Vallese
RSI Info 10.09.2023, 13:03
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Vallese, no al decreto sul solare
Telegiornale 10.09.2023, 20:00