Gli stipendi dei vertici delle 100 più grandi aziende quotate alla Borsa svizzera sono cresciuti del 2% nel 2013, facendo il confronto con l'anno precedente. In proporzione, l'incremento è dunque stato inferiore a quello degli utili e della capitalizzazione delle società da loro guidate.
I 1'415 amministratori e membri di direzione presi in considerazione si sono spartiti una torta da 1,58 miliardi di franchi, stando a quanto appare dallo studio, il nono della serie, condotto dalla fondazione Ethos. Considerando solo i 385 dirigenti delle 20 imprese più grosse, quelle inserite nello Swiss Market Index, i milioni sono stati 821, il 2% in meno.
Il più lautamente pagato di tutti resta, secondo la stessa fonte, il direttore generale della Roche Severin Schwan, malgrado un calo del 13%, che ha ridotto i suoi emolumenti a 13,37 milioni. L'austriaco è tallonato dallo statunitense Joe Jimenez, suo omologo in casa Novartis, con 13,23 milioni, più o meno come nel 2012. Lo segue, con 12,92 (-2%), il connazionale Steve Newman, che guida la Transocean, attiva nel campo della ricerca petrolifera.
ATS/dg
RG 12.30 del 08.10.2014 La corrispondenza di Luca Beti
RG 18.30 dell'08.10.14 - La corrispondenza di Luca Beti