Le strade nazionali necessitano di interventi costanti ma molto dispendiosi. Lo rileva l’Ufficio federale delle strade (USTRA) che intende spendere di più ma in modo maggiormente mirato.
Per la prima volta è stata fatta una mappatura dei tratti a maggior rischio di inondazione, cadute di massi, valanghe. Questo grazie al parere di esperti come i geologi. La conclusione è che meglio spendere per opere preventive che attendere i danni e poi intervenire.
In 10 anni sono necessari almeno 500 milioni di franchi per ridurre questi rischi. Essi non saranno tuttavia azzerati e in questo lasso di tempo, secondo un calcolo di probabilità, sono da attendere complessivamente 6 morti.
Numerosi sono i tratti stradali che necessitano cure: a esempio la A9 a Montreux o alcuni chilometri tra Gondo e Briga. Lungo il Walensee gli interventi sono stati rinviati per mancanza di mezzi. E’ da sottolineare che nel passato sono state eseguite opere oggettivamente troppo dispendiose in zone poco frequentate rispetto ai reali pericoli per chi transita.
RedMM/SRF/mas