L’inverno appena trascorso è stato infelice per il settore turistico svizzero. Svizzera Turismo, infatti, ha reso noto lunedì che i gestori degli impianti di risalita hanno visto calare il loro giro d’affari del 6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, un saggio negativo che sale al 10% se paragonato alla media degli ultimi quattro anni.
Anche gli albergatori hanno lamentato una diminuzione delle presenze, con i pernottamenti in forte flessione. “Dal 2010 abbiamo assistito a una contrazione del 23% di ospiti europei, uno su quattro manca all’appello e se prendiamo in considerazione i visitatori russi il crollo è stato del 40%”, ha sottolinea Juerg Schmid, direttore dell’organizzazione.
Una tra le principali cause, è stato ricordato nel corso dell’incontro con la stampa, è il valore del franco troppo elevato, che ha allontanato i potenziali ospiti dalla Confederazione. Nonostante questo quadro negativo, le previsioni per il futuro sono incentrate su un cauto ottimismo. Per l’insieme dell’anno, infatti, è prevista un’inversione di tendenza con un aumento dei soggiorni dell'1,5%, in particolare grazie alla clientela svizzera.
ATS/bin
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