La Camera dei cantoni ha detto “no” all'Iniziativa sulla trasparenza della politica e sì al controprogetto indiretto elaborato dalla Commissione delle istituzioni politiche degli Stati. Ha infatti preferito lunedì la controproposta commissionale, che chiede una maggiore trasparenza nel finanziamento di partiti e campagne elettorali, al testo dell'iniziativa popolare giudicato estremo. Il dossier passa ora al Nazionale.
L'iniziativa popolare “Per più trasparenza nel finanziamento della politica (Iniziativa sulla trasparenza)” e sostenuta da Verdi, PS, PBD, Partito evangelico, Partito pirata e dall'organizzazione Transparency International Svizzera, è stata bocciata con 32 voti contro 12. Il testo voleva obbligare i partiti a rendere pubblici, pena una sanzione, i loro bilanci e conti economici nonché la provenienza delle donazioni superiori a 10'000 franchi all’anno e persona.
Nel caso di campagne elettorali, le persone e i comitati avrebbero dovuto dichiarare le donazioni superiori a 10'000 franchi sempre che impieghino in totale più di 100'000 franchi. Inoltre, accettare donazioni anonime sarebbe stato proibito.
Controprogetto indiretto come alternativa
Dal canto suo il controprogetto, elaborato sotto forma di revisione della Legge federale sui diritti politici, prevede che i partiti rappresentati in parlamento debbano dichiarare ogni anno tutte le donazioni superiori a 25'000 franchi. L'obbligo di pubblicazione riguarderà anche contributi superiori ai 250'000 franchi per campagne di votazioni o elezioni.
Finanziamento della politica: più trasparenza
Telegiornale 16.12.2019, 21:00