Gestione in parte “lacunosa” da parte delle Ferrovie federali svizzere, che non hanno esercitato una sorveglianza sufficiente sul lavoro degli studi di ingegneria a cui avevano attribuito dei mandati, e divergenze fra le stesse FFS e la Confederazione. Sono questi, secondo un rapporto della Commissione della gestione del Consiglio nazionale, i motivi che spiegano i ritardi nei lavori di ampliamento e trasformazione della stazione di Losanna, troppo piccola per accogliere in futuro (come si prevede) 200’000 persone al giorno.
Il nodo ferroviario di importanza vitale per la Romandia non è stato adeguato all’evoluzione del traffico per 60 anni. Il progetto inizialmente avrebbe dovuto essere avviato nel 2017 per essere terminato nel 2025. La data di conclusione dei lavori è slittata poi due anni fa al 2037 e viene confermata ora nel rapporto. Il costo complessivo è fissato a 1,7 miliardi di franchi.
Secondo la Commissione, proprio dal 2023 la situazione è migliorata. L’anno precedente, l’Ufficio federale dei trasporti aveva importo uno stop ai lavori, motivato fra le altre cose dai rischi che una larghezza insufficiente dei marciapiedi avrebbe comportato per gli utenti. Proprio l’angusto spazio a disposizione costituisce una delle maggiori sfide alle quali i pianificatori si sono trovati confrontati. Nonostante i progressi riscontrati, i deputati rivolgono quattro raccomandazioni al Consiglio federale e in particolare al Dipartimento diretto da Albert Rösti, al quale si chiede di seguire da vicino il dossier.
Ritardi a Losanna: posticipata la fine dei cantieri alla stazione FFS
SEIDISERA 17.03.2023, 18:38
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