Svizzera

Strada-ferrovia, "bicchiere mezzo pieno"

Primo rapporto sul trasferimento del traffico merci da quando c'è AlpTransit. Attraverso le Alpi quasi 900'000 camion, l'obiettivo è 650'000

  • 17 marzo 2022, 12:56
  • 20 novembre, 18:28
Il 75% delle merci valica le Alpi su rotaia

Il 75% delle merci valica le Alpi su rotaia

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Di: ATS/pon 

La Svizzera non ha ancora raggiunto i suoi obiettivi in termini di trasferimento del traffico dalla strada alla ferrovia. È quanto emerge da un rapporto in materia adottato oggi, giovedì, dal Consiglio Nazionale. Il relatore commissionale Bruno Storni (PS/TI) ha comunque parlato di "bicchiere mezzo pieno". Per sostenere gli sforzi del Consiglio federale, la Camera bassa ha approvato - tacitamente - tre atti parlamentari.

Bruno Storni

Bruno Storni

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Il rapporto discusso è il primo dal completamento di Alptransit. "Questa infrastruttura da 24 miliardi di franchi, che è stata realizzata in un quarto di secolo, ha permesso nel 2021 di trasportare il 75% delle merci attraverso le Alpi su ferrovia", ha ricordato il ticinese che ha parlato di "un unicum a livello europeo e mondiale". Detto ciò, "con poco meno di 900'000 camion transitati in un anno siamo ancora lontani dai 650'000 fissati come numero massimo di mezzi pesanti in transito" e in questo senso l'obiettivo è "chiaramente non raggiunto", ha detto il relatore. Nel 2000, a titolo di paragone, erano comunque 1,4 milioni. La metà dei mezzi pesanti che oggi valicano la catena montuosa sono riconducibili al traffico interno e import-export.

Nel presentare il rapporto lo scorso novembre, il Consiglio federale aveva annunciato misure per accelerare il trasferimento del traffico merci su rotaia. Il sostegno finanziario per l'autostrada viaggiante, ossia trasporto su rotaia di camion tra Friburgo in Brisgovia e Novara sarà per esempio esteso fino al 2028 (ora il termine è fissato alla fine del 2023). Il sussidio ammonta a 20 milioni di franchi all'anno.

Marco Romano

Marco Romano

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Se è vero che in Svizzera il progetto Alptransit è stato completato, lo stesso non si può dire delle linee di accesso all'estero, in particolare in Germania nel collo di bottiglia fra Basilea e Karlsuhe. Ciò rappresenta un problema, viste le previsioni di traffico, che ipotizzano una crescita annua del 2% del traffico transalpino. La Commissione dei trasporti ha elaborato una seconda mozione che chiede al Governo di intraprendere misure per potenziare la linea ferroviaria situata sulla sponda francese del Reno, ha spiegato l'altro relatore commissionale Marco Romano (Centro/TI). Concretamente, si tratta di elettrificare entro il 2030 i 71 chilometri della linea Wörth - Strasburgo. La necessità di disporre di un itinerario alternativo è emersa durante l'incidente di Rastatt nel 2017.

Nel suo intervento, Simonetta Sommaruga ha detto di averne già discusso con i ministri dei trasporti francese e tedesco e che questi hanno mostrato interesse. Un memorandum d'intesa, che prevede anche il cofinanziamento del lavori da parte svizzera - un punto, questo, criticato dall'UDC -, dovrebbe essere pronto entro fine anno, ha precisato la consigliera federale.

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