Il Consiglio federale ha approvato mercoledì le conclusioni di un rapporto secondo cui occorre, nel limite del possibile, raggruppare in un unico corridoio linee ad alta tensione e vie di comunicazione in modo da minimizzare il loro impatto sul territorio. Il potenziale maggiore, come emerge, lo offrono i progetti di costruzione o di risanamento degli assi stradali, mentre la rete ferroviaria si presta meno.
Attualmente, rileva l'Esecutivo, gli interventi sono spesso attuati in maniera settoriale, senza che ci sia un'autorità superiore che favorisca l'impiego multifunzionale delle infrastrutture. Al Dipartimento dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni spetterà quindi il compito di studiare possibili sinergie.
L'analisi, realizzata in adempimento a un postulato dell'ex consigliere nazionale socialista Rudolf Rechsteiner, non ha preso in considerazione gasdotti e fasci di fibre ottiche, che meno si scontrano con le esigenze paesaggistiche, né le antenne per la telefonia mobile, solitamente già installate lungo strade e binari.
ATS/dg