La Guardia pontificia è svizzera fino ai calzettoni: 70 centimetri di filato, confezionati da uno degli ultimissimi fabbricanti elvetici, il sangallese René Tanner. Ha avuto l’onore di diventare fornitore del Vaticano. Le nuove calze dell’uniforme di gala, lunghe fin sopra il ginocchio, hanno fatto la loro apparizione alle funzioni pasquali celebrate da Papa Francesco.
Ottenere la commessa per René Tanner non è stato facile. Nel dicembre 2014, racconta orgogliosissimo, ha inviato un campione dei sui calzini indirizzandolo all'attenzione del Comando delle Guardie Svizzere. Per e-mail gli è però arrivata una risposta negativa. Poi la svolta, anche questa per posta elettronica: “Buongiorno signor Tanner. Siamo interessati a 120 paia di calzettoni". E il signor Tanner di Balgach si è messo al lavoro sulle sue macchine d’altri tempi, deciso a dare il meglio di sé per soddisfare l’ordinazione più prestigiosa della sua carriera (solitamente produce per associazioni sportive, penitenziari e qualche azienda).
Arrivare all’obiettivo non è stato facile. La prima sfida è stata quella dei colori richiesti dal Vaticano: un rosso e un bordeaux particolari, da abbinare alla divisa confezionata a mano da Ety Cicioni, il sarto che veste la Guardia. René Tanner li ha ottenuti grazie alla collaborazione di una tintoria di fiducia. Appena avuto il via libera da Roma, ha prodotto i 15 chili di filato necessari per soddisfare il contratto firmato un anno dopo la prima risposta negativa.
Ora, spedite le 120 paia di calzettoni alla Guardia, il sangallese ha un altro sogno: fornire le calze al Papa stesso. "Sarebbe fantastico – confida rapito -. A quel punto cercherei di incontrarlo per prendergli le misure esatte del piede".
Diem/TG
Dal TG20