Stahl Gerlafingen riduce la produzione e comprime l’organico: il gruppo di lunga tradizione attivo nel settore dell’acciaio che ha sede a Gerlafingen, nel canton Soletta, intende tagliare fino a 95 posti di lavoro.
Per i diretti interessati sarà elaborato un piano sociale e l’impresa spera inoltre di poter contenere i licenziamenti grazie alla fluttuazione naturale, si legge in un comunicato diffuso mercoledì. “Con questo duro intervento vogliamo garantire il futuro dell’acciaieria”, afferma la dirigenza.
Verrà chiusa una delle due linee di produzione di Gerlafingen. Secondo la ditta l’esportazione di acciaio largo piatto, che in passato aveva garantito buone vendite e margini, è stata resa di fatto impossibile dall’UE, nonostante l’accordo di libero scambio in vigore con la Svizzera.
Il gruppo - le cui origini risalgono al 1803 e che attualmente, stando alla pagina web, impiega circa 540 dipendenti - aveva già ventilato a metà marzo la possibilità di ridurre l’attività e per bocca del CEO Alain Creteur si dice ora positivamente sorpreso dal sostegno politico ricevuto. Le misure promesse dai politici entreranno però in vigore solo in futuro e quindi troppo tardi per mantenere la produzione odierna. “Alla luce della situazione generale, non c’è alternativa a provvedimenti quali la chiusura dell’unità laminatoio profili, se vogliamo salvaguardare i posti di lavoro rimasti”, si dice convinto il manager.
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Notiziario 27.03.2024, 16:00
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