In alcuni cantoni le combinazioni a sei cifre delle targhe dei veicoli non bastano quasi più. Da questa constatazione, ma soprattutto dall’idea di personalizzare i numeri anche con nomi, parole, acronimi, sigle, è partita una mozione del consigliere nazionale Lorenzo Quadri: “Nei cantoni più popolosi queste combinazioni numeriche si stanno esaurendo. Giocoforza bisognerà introdurre combinazioni che includano anche delle lettere”, dice il deputato della Lega. “Perché non permettere allora di personalizzare le targhe?”. Un po’ come negli Stati Uniti o in Austria, e allora potremmo vedere sulle strade delle auto targate BE RÖSTI 67, BS FEDERER 1, TI ROBY 777 o GR BARBARA 1975.
Anche secondo la Confederazione occorrerà trovare presto una soluzione. Nella risposta alla mozione il Consiglio federale ha sottolineato che “il riassetto del sistema delle targhe è inevitabile”, ma “non urgente”. Il problema, in ogni caso, è al vaglio dell’Ufficio federale delle strade che sta studiando l’opzione di targhe con le lettere, assieme a quella a 7 cifre pensata per solo Zurigo. “Una soluzione a 7 numeri che abbiamo quasi ultimato. Per tutta la Svizzera stiamo invece riflettendo su diverse soluzioni. Una sarebbe la combinazione di cifre e lettere”, dice Lorenzo Quolantoni, portavoce dell’USTRA.
Ma quanto potranno essere personalizzate queste targhe? Si potrebbe arrivare fino a nomi, squadre del cuore, fidanzati e fidanzate? Verosimilmente saranno escluse le parole offensive, discriminatorie e insultanti. Ancora Quolantoni: “Dovranno essere leggibili e rispondere alle norme esistenti. Ad esempio, leggibili dagli apparecchi della polizia e anche essere compatibili con le norme europee e internazionali”. Da parte sua Quadri si dice sicuro che “ci siano conducenti abbienti, disposti a pagare anche cifre importanti per potersi personalizzare la targa. Naturalmente entro certi limiti”.
In ogni caso le cosiddette “Vanity plates”, le targhe dei desideri non saranno una realtà prima del 2027.