Otto società petrolifere hanno inoltrato ricorso presso la direzione delle dogane contro l'aumento della tassa sul CO2, in vigore da gennaio. Denunciano l'assenza di base legale e i metodi di calcolo usati dalla Confederazione per determinare l'entità del contributo.
L'Ufficio dell'ambiente calcola la quantità d'esalazioni in base al consumo finale d'energia che, per quanto riguarda la nafta, è nettamente più elevato delle vendite sul mercato, sostiene l'organizzazione mantello.
Un rincaro che per Berna si giustifica poiché la Svizzera non ha raggiunto gli obbiettivi di riduzione delle emissioni.
ATS/dg