Un aumento della tassa sul CO2 in Svizzera pare ormai inevitabile: nel 2012 le emissioni di anidride carbonica provenienti dall'utilizzo dell'olio da riscaldamento sono diminuite dell'1,7% (+5% in realtà, ma il dato è stato corretto al ribasso per compensare l'inverno particolarmente rigido). Sono numeri insufficienti per sperare di raggiungere l'obiettivo intermedio che giunge a scadenza quest'anno.
Il traguardo prefissato prevede di ridurre la quota dovuta ai combustibili al di sotto dell'76% di quanto venne espulso nell'atmosfera nel 1990. Oggi siamo all'80,7%. In assenza di un netto quanto imprevisto miglioramento, il citato balzello passerebbe da 60 ad almeno 72 franchi per tonnellata emessa a partire dal 1° gennaio 2016.
Nel contempo, le emissioni dovute ai gas di scarico sono rimaste stabili dal 2008 nonostante l'aumento delle vetture in circolazione. Anche in questo caso gli obiettivi sono lontani, tanto che l'Associazione traffico e ambiente chiede di introdurre una tassa sul CO2 pure per i carburanti.
ATS/pon
RG 18.30 del 14.07.2014 La corrispondenza di Mattia Serena
RSI Info 14.07.2014, 20:38
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