L'iniziativa "Per il matrimonio e la famiglia; no agli svantaggi per le coppie sposate", al voto a fine febbraio, va bocciata perché retrograda, costosa e omofoba.
E' quanto ha sostenuto, martedì a Berna, il comitato interpartitico formato da esponenti liberal-radicali, verdi-liberali, socialisti ed ecologisti, oltre che da rappresentanti di vari movimenti omosessuali.
Secondo loro, con la scusa di eliminare gli svantaggi fiscali per un numero limitato di coniugi abbienti, i popolar-democratici, promotori della modifica costituzionale, vogliono privilegiare un solo tipo di convivenza, escludendo per di più ogni altra forma d'imposizione.
Il capoverso proposto dal PPD prevede che: "il matrimonio consiste nella durevole convivenza, disciplinata dalla legge, di un uomo e una donna; dal punto di vista fiscale, il matrimonio costituisce una comunione economica; non deve essere svantaggiato rispetto ad altri modi di vita, segnatamente sotto il profilo fiscale e delle assicurazioni sociali".
ATS/dg
Dal TG12.30: