Pro Senectute ha pubblicato martedì uno studio rivolto principalmente agli anziani. Dall’analisi dei dati raccolti emerge che le persone di una certa età si sentono penalizzate soprattutto nella ricerca di un impiego (14%) e nell’ambito dell’assistenza sanitaria (11%).
La gran parte degli intervistati, comunque, non si sente discriminata per quanto riguarda le offerte per il tempo libero (92%) o nell’accesso alle informazioni di cui necessita (91%).
Tra gli individui di oltre i 40 anni, un interpellato su cinque non nasconde i timori sul suo futuro lavorativo in quanto l'abbandono precoce dell’attività, in particolar modo negli ultimi dieci anni della vita professionale, aumenta il rischio di metterlo in condizioni di povertà una volta raggiunta la pensione. Timori sono espressi anche per quanto riguarda i costi crescenti della salute da coprire con l’arrivo della terza età e il rischio di non poter accedere a tutti trattamenti.