I costi a carico degli utenti sono il motivo principale per cui il trasporto ferroviario continua a restare molto meno attrattivo rispetto a quello privato su strada, come ha confermato un’indagine del sorvegliante dei prezzi.
Dal 2013 chi si sposta con il proprio veicolo trae inoltre profitto dai ribassi del carburante e dalle offerte vantaggiose delle case automobilistiche. Nel frattempo l’importo di biglietti e abbonamenti ha continuato ad aumentare in maniera decisamente superiore al rincaro, tendenza che non è destinata a invertirsi nell’immediato futuro.
Stefan Meierhans fa notare che questa divergenza tra le due modalità di spostamento "si pone in contrapposizione con gli obiettivi in materia di mobilità della Confederazione".
ATS/mamo