La SRG SSR "sovradimensionata, troppo potente che costa troppo" è nel mirino dell'UDC, che nell'imminenza del dibattito sul servizio pubblico ha ribadito oggi, venerdì, le sue esigenze. Non si tratta di sopprimere la radiotelevisione nazionale, che ha "eccellenti giornalisti e ottimi programmi", ha ammesso il consigliere nazionale zurighese Roger Köppel, quanto di limitarne l'offerta a un complemento di quanto esiste sul mercato: sì a informazione, formazione, cultura e intrattenimento, ma con meno canali e senza presenza su internet. "Non ci deve essere una posizione dominante", gli ha fatto eco il friburghese Jean-François Rime.
I democentristi accusano il Consiglio federale di voler bloccare ogni discussione e di aver pubblicato un rapporto che elude i principali problemi. Il partito non vede di buon occhio l'aiuto ai media e le sovvenzioni all'ATS e chiede che il canone venga ridotto a 200 franchi annui. Il Parlamento dovrebbe potersi pronunciare sulla concessione e vedersi attribuito un mandato di sorveglianza. A medio termine alla SRG SSR andrebbe attribuito il canone, mentre la pubblicità dovrebbe essere lasciata ai privati.
pon/ATS