In Svizzera un elevato numero di persone vive poco sopra la soglia di povertà. Per questo motivo, Caritas chiede maggiori aiuti economici alle persone, in particolare alle famiglie, costrette a vivere con una quantità di denaro appena sufficiente alla sopravvivenza.
A livello statistico questi nuclei famigliari non vengono considerati poveri; di conseguenza, non percepiscono alcun aiuto statale. Paradossalmente, le persone che si trovano giusto al di sopra della soglia minima si trovano in maggiore difficoltà rispetto a chi è considerato povero ma riceve aiuti.
Sono soprattutto le famiglie a trovarsi in situazioni economiche difficili, dovendo far fronte a maggiori spese, meno introiti e ad alcun aiuto dallo Stato. Secondo Caritas la politica dovrebbe proporre opzioni di custodia favorevoli per i figli, oltre a prestazioni complementari specifiche. L’organizzazione caritativa chiede inoltre di ampliare l’offerta di formazione continua per adulti, in modo da permettere loro di allontanarsi dai segmenti di salari più bassi.
Uno studio condotto da Caritas insieme all’Alta scuola specializzata bernese, dimostra infatti che se la soglia di povertà dovesse essere alzata di soli 500 franchi, il numero di persone considerate povere raddoppierebbe. Nel 2020 in Svizzera si contavano 722'000 persone considerate povere, pari all'8,5% della popolazione.